Il coraggio viene dai sogni, Barbara Bet ci racconta dei suoi ristoranti.
Nella città di Giulietta e Romeo, Verona, l’amore ha tanti volti e risvolti. L’imprenditrice, food blogger, Barbara Bet a marzo inaugura il suo quarto ristorante e gettando il cuore oltre l’ostacolo, ancora una volta, mette a segno un successo realizzando un altro sogno.
Non solo, in un momento delicato che il nostro Bel Paese sta attraversando, Barbara Bet lancia un messaggio di coraggio e solidarietà.
Ciao Barbara, gli ultimi tre anni sono stati impegnativi, raccontaci come si sono evolute le tue attività.
“Amo molto il mio lavoro, è la mia prima passione e metto dentro tutta l’energia che ho: parto da qui per raccontarmi. Senza energia un’attività imprenditoriale penso che trova difficoltà a decollare. Come tutti ci sono cose che si rompono, non vanno, intoppi burocratici, ma alla fine quello che conta è grinta che ci metti.
Negli ultimi tre anni, ho aperto tre ristoranti, oggi sono una bellissima realtà enogastronomica e sensoriale della città di Verona”.
Quali sono?
“La Torre, Il Bertoldo e Osteria due Mori. La filosofia dei miei ristotanti è quella di far vivere a ogni cliente un’esperienza sensoriale e conviviale unica.
Quindi, ho creato dei menù, dove si trovano ingredienti e pietanze che ci riportano indietro nel tempo, a quando le nostre nonne cucinavano i nostri piatti preferiti, facevano il pane e i dolci.
Ancora, gli interni dei locali sono caldi e accoglienti, qui ci si rilassa e si riscopre il piacere di stare bene a tavola”.
Come scegli le materie da trattare in cucina?
“Seleziono prodotti locali freschi e sono molto attenta a creare i menù. Inoltre, c’è la cura del dettaglio e il servire un prodotto “fatto in casa”, sono punti cardini dei ristoranti.
Inoltre, chi desidera, si porta a casa un pezzetto dell’esperienza vissuta acquistando mostarde e dolci prodotte in loco”.
Ci siamo quasi a breve apri il quarto ristorante, puoi anticipare qualche dettaglio?
“La data si avvicina e fervono i preparativi. Al momento, posso solo confermare il mese dell’inaugurazione: è marzo. Per il resto vi lascio scoprire le sorprese che sto preparando”.
In un momento delicato, come stai attraversando questa pandemia?
“Facendo un rapido calcolo, le mie attività sono fiorite nell’arco degli ultimi tre anni, tra i più duri. Alla base per realizzare progetti è necessario essere coraggiosi e crederci. Attualmente, non solo ho aperto tre ristoranti, ma ho dato lavoro a trenta persone e non mi fermo qua, in vista della prossima inaugurazione.
Credo fortemente che in un momento di crisi come questo ci si debba aiutare, non è sempre facile; sottolineo con una buona dose di coraggio si va avanti e si creano grandi cose.
Ad esempio, durante il primo lockdown come tutti ho dovuto chiudere il mio ristorante. Poi, studiando attentamente il Dpcm, ho iniziato a fare il servizio di mensa. Quindi, ho messo a disposizione di aziende e possessori di partita iva, la possibilità a pranzo e cena di trovare presso il mio locale il servizio di pasti caldi”.
Oltre alla ristorazione, hai qualche progetto televisivo?
“Anche qui, non posso rivelare i dettagli, presto vedrete, i progetti televisivi come ben sapete, sono un’altra mia passione”.
C’è un sogno che un giorno vorresti realizzare?
“Sono un’imprenditrice, una sognatrice tenace, ho delle responsabilità, ho tanta energia e cerco sempre di migliorarmi. Ora, sono soddisfatta di quello che faccio: lo amo follemente.
Chissà, in futuro, sarebbe bello inaugurare un piccolo hotel di lusso, dove vorrei creare un ambiente unico per far stare bene le persone. Ecco, credo nel far bene e far stare bene”.