Sabrina difende la memoria del padre con parole forti
La morte di Ettore Pausini, 78 anni, scuote profondamente Bologna e riporta alla luce ferite familiari che sembravano sopite da tempo. Ettore percorre in bicicletta gli Stradelli Guelfi quando un’auto pirata lo investe e fugge, lasciando Sabrina, sua figlia, e tutti coloro che lo conoscevano in uno stato di incredulità e dolore profondo. Sabrina racconta la quotidianità con il padre fatta di chiacchierate sui libri, di discussioni sui film e di confronti sulle opere di Pasolini, sottolineando come ogni momento passato con lui fosse prezioso e pieno di affetto. Con coraggio, la figlia trasforma la sofferenza in un grido di giustizia, chiedendo responsabilità per chi ha spezzato la vita di Ettore, e nello stesso tempo difende la sua memoria con parole forti e commoventi sui social.
Laura Pausini e il silenzio che parla più di mille parole
Nel suo lungo sfogo, Sabrina si rivolge anche a Laura Pausini, cugina celebre, dichiarando chiaramente di non volerla al funerale e di sentirsi trascurata da anni: «A loro non è mai importato nulla di noi». Le parole della figlia provocano un dibattito acceso sui social e dividono l’opinione pubblica, mentre Laura sceglie il silenzio, lasciando che il vuoto tra loro parli da solo. In passato, la cantante aveva definito Ettore “un campione” dopo una sua grave malattia, ma oggi quel ricordo sembra lontano, come un’eco di tempi passati, e mette in luce quanto possano complicarsi i rapporti anche tra familiari legati da affetto.
Bologna celebra Ettore tra ricordi e affetto sincero
Gli amici e i cittadini di Bologna ricordano Ettore come un uomo straordinario, discreto e generoso, capace di ascoltare chiunque entrasse nella sua barberia. La città piange un uomo stimato e la figlia Sabrina affronta il lutto con forza, trasformando il dolore in un atto di amore e protezione della memoria di Ettore, un gesto autentico e toccante. Ogni racconto dei conoscenti sottolinea la gentilezza e la cultura dell’uomo, e il legame con la figlia diventa simbolo di amore incondizionato, coraggio e verità. Tra il ricordo dei cittadini e le parole accorate di Sabrina, emerge la storia di un padre che resterà per sempre nel cuore di chi lo ha conosciuto e amato, e di una figlia determinata a difendere la sua memoria fino all’ultimo respiro.
A cura di Gabriele Marchioro
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