Scandalo Real estate da Londra alla California, gli investimenti nel real estate sono al centro di una delle indagini giornalistiche più scottanti degli ultimi anni, che coinvolge centinaia di politici e personaggi famosi.
Nel corso degli ultimi due anni 600 giornalisti di tutto il mondo hanno stilato un documento dal titolo Pandora Papers: un’indagine firmata dal Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (ICI), che denuncia le corruzioni offshore a opera di centinaia di politici e personaggi famosi, tra i quali capi di Stato in carica o con il mandato scaduto. In pratica, numerosi uomini di potere noti in tutto il mondo stanno facendo i conti (legali) con un’inchiesta investigativa pronta a macchiarne nomi e affari. Le prove? Il consorzio dei giornalisti ha dalla sua ben 12 milioni di comunicazioni confidenziali, che notificano i maggiori segreti finanziari dei colossi della politica e dell’imprenditoria insieme ai vizi celati nelle manovre di compravendita di beni immobili di lusso. Sono sotto inchiesta “il Re di Giordania Abdullah II, il Presidente dell’Ecuador Guillermo Lasso, il Primo Ministro della Repubblica Ceca Andrej Babis e il Presidente keniota Uhuru Kenyatta, che aveva montato una rimonta politica facendo una campagna proprio contro la corruzione”, si legge sul New York Post. Non solo, fra i nomi ci sono anche quelli di Tony Blair e Vladimir Putin, oltre a quelli di noti boss mafiosi e celebrity.
Tony Blair e sua moglie, Cherie
L’indagine ha svelato che i consiglieri del Re di Giordania Abdullah II abbiano aiutato il monarca a fondare numerose società di comodo fra il 1995 e il 2017. Con questa manovra finanziaria, il re avrebbe acquistato 14 case negli Stati Uniti e nel Regno Unito per un valore che supera i 106 milioni di dollari. La fonte, sempre il New York Post, avrebbe rivelato che una delle proprietà sia in California. Affacciata sull’Oceano, la villa da 23 milioni di dollari sarebbe stata acquistata da una società di casa alle Isole Vergini britanniche.
Tony Blair invece avrebbe evitato di pagare 400 mila dollari di tasse lo stesso anno in cui è diventato proprietario di un edificio vittoriano dal valore di 800 milioni di dollari – oggi, sede dell’ufficio legare di sua moglie Cherie Blair.
fonte Pandora Papers