Siciliano di origine, viennese di adozione. Il super-finalista del concorso Mister Italia 2024, il dott. Oscar Gancitano (31 anni), di formazione accademica con due lauree magistrali, si è sempre distinto per essere in continua evoluzione e trasformazione professionale, per lo più in tempi record. Chi lo ha conosciuto bene, inclusa la sua famiglia, lo ha sempre chiamato “il fulmine”, “l’irrequieto”, “il curioso”, “il vivace”, “il turbolento”. E in effetti di turbo ne ha messo proprio tanto: farmacista, scienziato, nutrizionista, fitness-coach, poliglotta, esteta, amante del fotomodeling e del fashion. Adesso anche giovane imprenditore.
<<Già da piccolo ero assetato di conoscenza e in costante corsa contro il tempo, un po’ con la curiosità di Aristotele e l’impazienza di Senna. Ricordo ancora l’insistenza sulla mia iscrizione anticipata alla scuola primaria o il brivido di terminare gli esami universitari al quarto anno per poter trascorrere l’ultimo all’estero e laurearmi in corso.>>
Dove è iniziato il suo percorso professionale? <<La mia prima destinazione è stata Vienna. Un vero e proprio amore Auf den ersten Blick -letteralmente a prima vista-. Sono stato subito stregato dalla bellezza dei prospetti in Art Nouveau degli edifici che si ergono intatti e superbi sulle vie della città contraddistinta per la qualità della vita più alta al mondo. Camminare per le vie viennesi, mi dava ogni giorno una gioia immensa: il rispetto della res-pubblica, l’efficienza, la puntualità e la sicurezza urbana sono stati dei veri e propri doni d’amore. Vienna per me è stata casa. E’ sicuramente una città “severa”, come del resto appare, ma io notavo come in tutte le sue tradizioni e “rigidità” mi ha accolto passo dopo passo, con le mie diversità. La storia d’amore più lunga che io abbia avuto è con Vienna.>>
Per “diversità” intende in senso più personale o professionale? <<Entrambi. Sia sul piano personale sicuramente, e poi su quello professionale, ma li trovo strettamente connessi, sarà per la mia natura che definisco abbastanza divergente. Sono dell’opinione infatti, che bisogna prima sentirsi a proprio agio per poter tirar fuori il meglio di sé, soprattutto a lavoro. Per cominciare, Vienna è stato sicuramente un’oasi protetta dove iniziare da zero, indipendentemente da chi fossi. Poi l’autostima professionale la si acquisisce con l’esperienza nel campo, nel tempo. Ma questa appunto, va coltivata dove il rendimento della propria performance lavorativa rimane illeso dalla nazionalità, dal genere, sesso o qualsiasi altro tipo di preferenze. Ovviamente alla base ci sono state le politiche economiche e di sviluppo, nonché di welfare, che ho trovato molto inclusive e assistenziali, soprattutto per gli imprenditori emergenti come me.>>
E’ stata dura o le si sono aperte le giuste porte sin dall’inizio? <<L’inizio della mia carriera risale al lontano 2015 che è stato un anno tutto in salita. Per una persona impaziente come me, pareggiarsi con chi era inserito da tempo in università o chi fosse già del luogo, mi ha fatto trascorrere molte notti insonni. Ricordo ancora le notti in bianco a contare le cellule nei vetrini e i tanti weekend sacrificati a concludere gli esperimenti, per non parlare delle ore passate su YouTube a studiare dizione tedesca. E’ stata dura, ma adrenalinica. Ed è durata perché la passione ha spinto tanto.>>
Da ricercatore a farmacista quindi? <<Sì, precisamente. In laboratorio mi mancava il contatto con il pubblico e capivo che potevo fare di più affinché il mio impatto professionale fosse maggiore. La professione del farmacista in Austria è di grandi responsabilità e retribuzione, non a caso occupa un ruolo molto critico nella società. E’ stato totalmente inaspettato. Nel gennaio 2018 stavo valutando anche di trasferirmi in un altro paese quando poi, avendo già conseguito il livello madrelingua di tedesco e l’abilitazione all’ordine dei farmacisti di Vienna, decisi di restare svolgendo entrambe le professioni. Anche lì, dopo qualche turbolenza, ho trovato la farmacia giusta. Sono cresciuto tantissimo e in poco tempo ricoprii un ruolo di leadership nella consulenza e del team, riconosciuto dai pazienti, dai medici della zona e dal mio capo. E’ lì che lasciai la ricerca all’università e ampliai il campo della consulenza.>>
E’ lì che ha deciso di iniziare la seconda magistrale in nutrizione? <<Mi sono prima specializzato in campo gastroenterologico, e poi sperimentai personalmente molti cambiamenti nelle mie abitudini alimentari e nello stile di vita dal 2020, che appunto è stato un anno cruciale per la mia crescita e trasformazione. E’ stato allora che la mia mente curiosa e irrequieta mi ha riportato all’università.>>
Come è nata Dr.HoliGANC? <<E’ il risultato di numerosi addendi. Quello maggiore è la necessità di rispondere alle richieste dei pazienti di migliorare il proprio stato di salute e benessere dopo un’attenta anamnesi e aver prefissato l’obiettivo insieme al consulente. E’ un’azienda che propone un servizio di consulenza nutrizionale olistico offerto da un’ expertise multidisciplinare a promozione e raggiungimento del benessere attraverso approcci integrati, che considerano mente, corpo, ambiente e società.
Durante gli anni trascorsi in farmacia, ho in prima persona vissuto il banco come un fronte di prima linea, in cui il paziente si rivolge in cerca di assistenza o rispose. Un po’ come il triage è lo screening consulenziale per l’ospedale, la farmacia lo è per gli studi medici. Notavo come spesso l’efficacia terapeutica viene compromessa dall’interazione farmaco-alimento, o da un mal assorbimento e comportamento alimentare errato dei pazienti. Di contro, ci sono molte condizioni che possono essere gestite da una corretta alimentazione e integrazione nutraceutica. E’ in questi casi che il piano alimentare diventa il farmaco, perlopiù appetibile ai pazienti, nei quali aumenta l’aderenza alla terapia. Ma ovviamente Dr.HoliGANC non si rivolge solo ai pazienti delle farmacie.>>
Qual’è il target di Dr.HoliGANC e attraverso quali canali offre i propri servizi? <<E’ praticamente rivolto a tutti. Chiunque voglia migliorare il proprio benessere psico-fisico attraverso un percorso nutrizionale olistico strettamente individuale e su misura. Il target è molto inclusivo, vengono infatti proposte anche soluzioni B2B per ristoranti, eventi, e altre realtà aziendali, oltre che per le persone fisiche.
I servizi vengono offerti prevalentemente online ma anche in alcune sedi fisiche tra cui farmacie e in più, è un servizio multilingue. Al momento è disponibile in inglese, tedesco, spagnolo e ovviamente in lingua italiana.>>
Cosa si cela dietro Dr.HoliGANC, al suo nome e marchio? << Dr.HoliGANC è il frutto di tutti i miei sacrifici e dei feedback positivi dei pazienti che ho servito e continuo a servire come consulente nel settore della salute.
Il nome è la fusione tra l’abbreviazione dell’aggettivo holistic (= olistico) e parte del mio cognome. Essendone l’owner, founder, e il CEO, ho ideato in prima persona il marchio riproponendo il caduceo in una versione iconografica circolare, che riporta uno dei due serpenti in una scala di colori. Il fine è di illustrare il servizio di assistenza alla salute in chiave olistica che accoglie ogni paziente “in tutti i suoi colori” -come proclama uno dei tre slogan riportati nell’homepage (www.drholiganc.com)– ovvero nella propria diversità e complessità biochimica e fisiologica. C’è molto stigma e vergogna sui comportamenti e disturbi alimentari come sul dismorfismo corporeo, quindi per me il marchio deve essere il primo a veicolare il messaggio dell’inclusività. Dr.HoliGANC è un porto sicuro dove chi si approccia al cambiamento viene accompagnato lungo il proprio percorso olistico per il raggiungimento e il mantenimento del proprio benessere. Il primo passo si compie abbandonando ogni atteggiamento auto-giudicante a riguardo della propria condizione.>>
Ci sono già sviluppi futuri? <<Dr.HoliGANC nasconde un progetto più grande, ancora embrionale, che va oltre il settore della nutrizione olistica e si estende a più branche dei settori salute, bellezza e benessere. Il progetto Dr.HoliGANC è già stato selezionato e premiato su altri concorrenti dalla commissione di selezione per fondi governativi austriaci.
Io ho le idee piuttosto chiare su come espanderlo, ma valuterò l’interesse di eventuali investitori futuri.>>



